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Lana Del Rey
Evocations of classic Hollywood glamour. Sultry and cinematic melancholia. Love letters to the 1950s and 60s American culture. The aforementioned listed conjures just one name in contemporary music; Lana Del Rey.
L'incomparabile senso estetico di Lana Del Rey prende spunto dallo stile della West-Coast e dal romanticismo spassionato degli Anni d'Oro di Hollywood passando anche dai sobborghi di New York.
Mentre lavorava come cameriera e suonava in vari locali della Big Apple, Del Rey ha pubblicato una serie di album sotto il suo vero nome "Elizabeth Woolridge Grant" ma con poco successo. La cantante è stata scoperta e ha ricevuto un contratto da una grande casa discografica soltanto nel 2011 quando "Video Games" e "Blue Jeans" sono esplosi su YouTube scatenando un successo virale.
"Born To Die" (il secondo album firmato Lana Del Rey) è salito alle classifiche alla velocità della luce ed è stato al primo posto in 11 paesi. Non sono poi mancati i premi e le nomination ai BRIT Awards, agli MTV Awards e ai Grammy Awards.
La sua splendida performance sul Pyramid Stage di Glastonbury nel 2014 ha aperto la cantante a un tipo di pubblico completamente nuovo e non solo a quelli che seguono le classifiche più mainstream.
In seguito a questo spettacolare concerto è diventata una figura di riferimento nel circuito dei festival ritagliandosi un posto sui programmi di Governor’s Ball e Coachella e aggiudicandosi il ruolo di headliner a festival in tutto il mondo tra cui Flow Festival, Øyafestivalen e Sziget.
‘Coachella - Woodstock In My Mind’ from Lust For Life is an ode to the sun-soaked festival atmosphere, ostensibly cementing Lana Del Rey within the present-day festival zeitgeist.